Canali Minisiti ECM

Lancet, col mix di vaccini aumentano le reazioni lievi

Farmaci Redazione DottNet | 03/06/2021 19:50

Con una prima dose di AstraZeneca e la seconda con Pfizer si nota un aumento delle reazioni avverse lievi come febbre, fatigue, mal di testa e dolori. Aifa, non ci sono dati scientifici

Il mix di vaccini anti-Covid, con una prima dose di AstraZeneca e la seconda con Pfizer, determina un aumento delle reazioni avverse lievi come febbre, fatigue, mal di testa e dolori, con "alcuni svantaggi nel breve termine" mitigabili con l'uso di paracetamolo. Emerge dai primi dati, ancora limitati, dello studio inglese Com-COV su 830 soggetti over-50, pubblicati su Lancet. Tuttavia, rileva Lancet, "è rassicurante che tali sintomi siano stati di breve durata e che non ci fossero preoccupazioni dai limitati dati ematologici e biochimici disponibili", relativi a trombosi rare. I dati sull'immunogenicità sono attesi entro giugno.

Da notare, si legge su Lancet, che questi dati "sono stati ottenuti in partecipanti di età pari o superiore a 50 anni" ma la reattogenicità (sintomi locali o sistemici lievi) "potrebbe essere maggiore nei gruppi di età più giovani per i quali Germania, Francia, Svezia, Norvegia e Danimarca hanno sostenuto la necessità di un programma di vaccinazione misto " tra coloro che hanno ricevuto una dose primaria di vaccino AstraZeneca per le preoccupazioni relative alla trombocitopenia trombotica dopo la prima dose di tale immunizzante.

pubblicità

I risultati preliminari sulla sicurezza indicano dunque che il mix dei vaccini porta a una maggiore reattogenicità ed effetti collaterali più frequenti. Tuttavia, questa analisi si basa su sintomi descrittivi auto-riferiti. Secondo lo studio, i maggiori effetti collaterali potrebbero essere correlati a una "maggiore efficacia della vaccinazione e a una protezione più ampia, ma sarà difficile determinarlo - precisano - da una dimensione del campione così piccola". Si attendono quindi ulteriori dati. Lancet sottolinea inoltre che sono in corso altri studi per valutare la combinazione delle schedule vaccinali includendo i vaccini Moderna e Novavax.

"Avere la possibilità di effettuare il mix di vaccini anti-Covid tra prima e seconda dose è un'opzione interessante e c'è un'ipotesi di un effetto incoraggiante, ma ancora non ci sono dati scientifici definitivi e pubblicati in merito". Lo sottolinea all'ANSA la presidente della Commissione tecnico scientifica dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), Patrizia Popoli, rilevando che "fino a quando gli studi non verranno pubblicati non possiamo dire nulla di più e bisognerà valutare bene sia il profilo di efficacia che di sicurezza".

Autorizzato in Canada l'uso di vaccini diversi contro il covid per la prima e seconda dose.

Chi ha ricevuto una prima dose del prodotto AstraZeneca, per la seconda può fare ricorso a Pfizer o Moderna, spiega l'Agenzia sanitaria del Paese. Allo stesso modo, le due immunizzazione basate sulla tecnologia mRNA - ossia Pfizer e Moderna - possono venire alternate tra prima e seconda dose. Le autorità canadesi fanno pero' anche presente che sarebbe 'ottimale' usare lo stesso vaccino per entrambe le dosi. Il mix e' già autorizzato in Finlandia e ci sono studio in molti paesi per verificarne la possibilità.

Commenti

I Correlati

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto

Ricoverato in terapia intensiva. Azienda 'non c'è allarme'

L'Organizzazione mondiale della sanità annuncia che un nuovo vaccino - chiamato Tak-003 - contro la dengue è in fase di prequalificazione

Protocollo di sperimentazione SIOOT con l’Università Cattolica di Roma per confermare l’efficacia dell’ozonoterapia nel trattamento delle infezioni sostenute da batteri resistenti

Ti potrebbero interessare

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto

La riduzione del rischio di MACE è stata raggiunta indipendentemente dal livello di peso basale, dall'indice di massa corporea (BMI), dalla circonferenza vita e dal rapporto vita/altezza

Allo studio nuovi sistemi di nanoparticelle per contrastare lo sviluppo di biofilm microbici responsabili di gravi infezioni

Prima tranche per la riforma che riguarda milioni di malati

Ultime News

Eleonora Selvi, Presidente Fondazione Longevitas: Il 90 per cento degli adulti è a rischio di sviluppare il Fuoco di Sant’Antonio. La prevenzione vaccinale è investimento nel futuro sostenibile della nostra società sempre più longeva

Rimosse 5 combinazioni e aggiunte 4 nuove combinazioni di patogeni resistenti agli antibiotici

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

A base di 17-Ohpc, sono usati anche per prevenire l'aborto